Il traditore

Chiuso in un doppiopetto grigio sembrava  custodire il segreto di un’offesa fatta o ricevuta.

Ma appena seduto cominciò a parlare del tradimento.

La storia che dipanò in quel primo incontro di coaching raccontava del tradimento ai danni del suo capo. Il mitico Direttore industriale di una grande azienda del nord Italia.

Il Direttore era da pochi mesi giunto alla Sede centrale. Dopo molte insistenze aveva ricevuto in dono il “giovane ingegnere”, arrivato dalla grande azienda. “Ma ingegnere cos’è quella faccia lì? Allegro che qui ci aspetta molto lavoro” il Direttore lo aveva accolto e già c’era un programma scritto.

Dopo i primi periodi di assestamento l’ingegnere capì cosa lo aspettava. Diventò l’ombra del capo e cominciò a volare in mezzo mondo, per stringere accordi, salvare bilanci, promuovere piani di produzione. Almeno questo era ciò che faceva il Direttore.

A lui spettava assisterlo di giorno e di notte. Al Direttore piaceva godersi le serate e coinvolgeva l’ingegnere “Che tu sei giovane e devi sapere come va il mondo.”

“Una splendida occasione” gli dicevano gli amici, ma “Non so, mi sembra che sto pendendo qualcosa”, replicava lui.

Successo, onori, applausi. Il Direttore celebrò il suo mito e ringraziò pubblicamente il “suo” uomo al pranzo di Natale.

Ma il “suo” uomo sentiva il tempo fuggire una notte a bordo di un elicottero che sorvolando la baia di New York li portava all’aeroporto.

Giunto a casa dopo un paio di giorni arrivò la telefonata del Presidente.

“Lui temiamo si sia spinto oltre. Abbiamo bisogno di un’informazione”.

Cosa fare? Ci penso un po’. Poi non ci penso più. Era bastato accendere il suo pc ed eccolo lì quel file da far inghiottire ad una chiavetta famelica. “Grazie ingegnere” recitava la mail che aveva ricevuto e che si era affrettato a cancellare.

Una settimana ed il Direttore lo chiamava a cena. Il cuore in tumulto, la voglia di correre e di urlare.

Ci andò come un cristiano al Colosseo.

Ma era per un commiato. “Caro ingegnere mi hai dato una mano ma me ne vado. E’ il tempo di cambiare”. Neanche il tempo di dire una parola che si trovò in mano un orologio fiammante sintonizzato sull’ora di New York. “Ti porterà fortuna, vedrai”.

Ed eccolo là di fronte a me, aprendo il dialogo con una domanda “Qual è il destino di Giuda?”

Mi sono ricordato della lezione di Hillman sul potere positivo del tradimento .

“siamo traditi proprio nei rapporti più intimi, quelli in cui è possibile la fiducia” (Hillman, 1999, p. 19)

Il grande psicoanalista ci mostra, partendo dalla storia di Cristo, presa come archetipo, che attraverso il tradimento si possono fare i più importanti cambiamenti. Attraverso il tradimento del Padre o delle persone che sono per noi più care, avviene l’abbandono di una condizione e l’accesso ad un’altra più evoluta. Sono in realtà le persone che più amiamo attraverso il tradimento a farci fare grandi apprendimenti.

In questa storia si assiste apparentemente ad un tradimento di un figlio verso un padre.

L’ho portato ad elaborare che padre è questo che lui ha tradito e quale apprendimento ha voluto consentire a questo suo padre simbolico (e quindi a quello interiore che su di esso si è proiettato).

Poi vi è un’altra parte? Ma è un tradimento questo? Non era evidente che lui era lì in qualche modo per controllare il suo capo. Che non era lì per garantire l’azienda che tutto si sarebbe svolto nel rispetto della logica e dell’etica.

Il tradimento è un gioco di specchi, in cui ognuno perde e guadagna se stesso.

1 comment to Il traditore

  • Marko

    Riflessione;
    Il tradimento non è forse solo una questione di prospettiva?
    Il tradimento del ingegnere rispetto al dirigente è in realtà un atto di lealtà verso l’azienda che rappresenta.

    Riflessione due;
    Come cerchi nell’acqua è normale che le persone più vicine, nel bene o nel male, siano causa di scosse più forti. Il cambiamento di rotta è spesso effetto di una causa esterna, ma come raccontano diverse filosofie orientali nulla è per caso e l’esterno non è altro che lo specchio di ciò che in realtà sei.

    Flessione;
    Il padre aveva cura che il figlio imparasse come va il mondo, beh lui ha imparato..

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