L’elegante signora dal pesante cappello, mi disse di avere grandi aspettative. Pur consapevole delle ristrettezze estetiche ed etiche del nostro tempo, dichiarò di porsi obiettivi ambiziosi poiché la luminosa multinazionale in cui prestava la propria opera non poteva tollerare alcun arretramento.
Io avrei dovuto, di fronte alle centinaia di manager che, forse, mi sarebbero stati assegnati, conseguire una esaustiva e completa formazione sul tema XY. Io ebbi un sussulto non appena seppi che il tempo che avevo a disposizione: era solo una giornata io mi affrettai a dire no.
Con troppa fretta forse, come quando ci si sente intrappolati e si muovono braccia e gambe per liberarsi. Ma ogni movimento stringe i nodi, fa sprondare nella trama di corde, riduce la forza vitale, istante dopo istante. Avrei dovuto tacere e abbozzare, come tante altre volte prima. Eppure quella volta non vi riuscii.
Con troppa fretta dissi no, che l’obiettivo era irragiungibile. La signora strinse le mani, serrò le labbra e dichiarò che mi sbagliavo. Gentile e tagliente come una lama di ghiaccio attraversò la luce del caldo pomeriggio primaverile e mi spiego il senso del cambiamento.
Non tanto il suo, o quello della sua azienda. Ma quello del mondo intero.
Io rimasi in silenzio a guardare la mia immagine riflessa e moltiplicata nella sua collana di perle.
Caro Bruttini,
immagino non si ricordi di me, abbiamo scambiato due chiacchiere durante un workshop. Leggendo le sue parole (ed essendo io un HR training & development manager di una multinazionale), mi rendo conto della difficoltà e della richiesta, ma da oggi in poi sarà sempre così. Budget sempre più bassi e risultati sempre più alti, questo è quelle che accade nelle aziende e allora perchè ad una società di consulenza non bisognerebbe chiedere performance sempre più in linea con quello che accade in azienda?
un caro saluto
Caro Alberto, trovo giusto chiedere alle società di consulenza un allineamento ai ritmi ed alle finalità aziendali. Con molti clienti faccio questo lavoro in modo positivo. Alcuni di loro tuttavia eccedono, come dire, idealizzando la formazione o le capacità dei consulenti. Certo a volte può essere bello per quelli come me esser idealizzati, tuttavia credo sia anche giusto dire ai clienti quando non è possibile ottenere tutto ciò che viene richiesto. Un po’ come andare da un dietologo e dire: vorrei dimagrire 10 chili in 10 giorni. Non è possibile. Oppure si può sottoporre il corpo ad uno stress tale da produrre questo effetto, ma a che prezzo? Io preferisco essere sincero. Almeno la maggior parte delle volte. Grazie per il commento 🙂