Papà, sono diventata uno squalo

Lei era in crisi. Il suo faccino ancora giovane, benché fosse già da alcuni anni laureata, era rigato di lacrime. Un’ora dopo si sarebbe specchiata negli occhi algidi del suo capo, contemplando il fallimento. Il primo della sua corsa come coordinatore di trader. Si augurava non fosse l’ultimo. La incontrai in ascensore mentre andava da lui, a conoscere il verdetto. Mi disse “avrei bisogno di avere qui mio padre, con me” (segue)

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